Perché un libro sull’inglese in cucina? Perché le parole non sempre sono quello che sembrano e non basta dire «Vado a Londra, trovo un lavoro e imparo sul posto» o, peggio, affidarsi a Google Traduttore per risparmiarsi frasi come I know my chickens (conosco i miei polli) o, come suggerisce il titolo del nostro libro, jump the pasta (saltare la pasta: il verbo corretto è toss o sauté). Ciascun lettore, aspirante professionista del settore enogastronomico o semplice appassionato di cucina (ma non solo), avrà il suo perché e troverà in queste pagine un valido aiuto per perfezionare la propria padronanza dell’inglese. Con un poco di curiosità e di voglia non sarà una missione impossibile (e potrebbe anche essere divertente).
«I can’t stand people that do not take food seriously»
Oscar Wilde